Valvole dell’Uretra Posteriore

Che cosa sono?

Le valvole dell’uretra posteriore (VUP) sono un’anomalia congenita rara che colpisce solo i maschi. Consistono in pieghe anomale di tessuto nella parte posteriore dell’uretra (cioè il tratto che attraversa la prostata), che ostacolano il normale flusso urinario dalla vescica verso l’esterno. Questa ostruzione può provocare danni progressivi alla vescica e ai reni, se non trattata tempestivamente.

Quanto sono frequenti?

Le VUP si verificano in circa 1 su 5.000-8.000 nati maschi e rappresentano la causa più comune di ostruzione del tratto urinario inferiore nei neonati.

Come si manifestano?

Le manifestazioni possono variare in base all’età e alla gravità dell’ostruzione:

  • In epoca prenatale, le VUP possono essere sospettate all’ecografia per:

    • vescica dilatata (megavescica)

    • dilatazione degli ureteri e dei reni (idronefrosi)

    • riduzione del liquido amniotico (oligo-idramnios)

    • “keyhole sign” (segno del buco della serratura) tipico all’ecografia

  • Nel neonato, si possono osservare:

    • difficoltà a urinare o flusso debole

    • ritenzione urinaria

    • infezioni urinarie ricorrenti

    • distensione addominale

    • insufficienza renale nei casi più gravi

  • Nel bambino più grande, se non diagnosticata precocemente:

    • incontinenza urinaria

    • enuresi

    • infezioni urinarie

    • ipertensione o alterata funzionalità renale

Come si diagnostica?

  • Ecografia reno-vescicale: è il primo esame di riferimento per evidenziare vescica ispessita, idronefrosi, ureteri dilatati o residuo post-minzionale.

  • Cistouretrografia minzionale (CUM): esame fondamentale per la diagnosi, mostra l’ostruzione dell’uretra e il possibile reflusso vescico-ureterale.

  • Uretrocistoscopia: consente di visualizzare direttamente le valvole e può essere utilizzata anche per trattarle chirurgicamente.

Come si trattano?

Il trattamento è chirurgico e mira a rimuovere l’ostruzione:

  • Resezione endoscopica delle valvole: si effettua con un cistoscopio miniaturizzato e uno strumento di taglio ad alta precisione.

  • In alcuni neonati instabili può essere necessario posizionare temporaneamente un catetere vescicale o una vescicostomia per permettere il deflusso urinario prima dell’intervento definitivo.

Follow-up e prognosi

Il follow-up a lungo termine è essenziale per valutare:

  • la funzione renale (creatininemia, ecografia, DMSA)

  • il controllo vescicale (urodinamica, flussometria)

  • eventuali infezioni urinarie o reflusso vescico-ureterale persistente

Nonostante il trattamento precoce, fino al 30-40% dei pazienti può sviluppare danni renali progressivi. Alcuni evolvono verso l’insufficienza renale cronica o richiedono trapianto di rene nell’età pediatrica o adolescenziale.

L’importanza della diagnosi precoce

La tempestiva individuazione e gestione delle valvole dell’uretra posteriore può fare la differenza nella prognosi. Per questo, è fondamentale sensibilizzare neonatologi, pediatri e genitori ai segni precoci e garantire un rapido accesso a centri specialistici di urologia pediatrica.