Pectus Excavatum

Il pectus excavatum, noto anche come “petto escavato”, è una delle malformazioni toraciche congenite più comuni nei bambini e negli adolescenti. Si tratta di un’alterazione strutturale dello sterno, che risulta affossato verso l’interno del torace, dando al petto un aspetto “incavato”.

Quando si manifesta?

Il pectus excavatum può essere visibile fin dalla nascita, ma tende a diventare più evidente con la crescita, soprattutto durante la pubertà, quando lo sviluppo scheletrico accelera. È una condizione che colpisce più frequentemente i maschi rispetto alle femmine.

Quali sono i sintomi?

Nella maggior parte dei casi, il pectus excavatum è asintomatico nei primi anni di vita. Tuttavia, nei casi più gravi o con il progredire dell’età, possono comparire:

  • affaticamento durante l’attività fisica,

  • dolore toracico o senso di costrizione,

  • palpitazioni o tachicardia,

  • difficoltà respiratorie,

  • disagio estetico e psicologico, specialmente in età adolescenziale.

Come si diagnostica?

La diagnosi è clinica e viene confermata con esami strumentali come:

  • radiografia del torace,

  • TAC con indice di Haller (per valutare la gravità della deformità),

  • ecocardiogramma e spirometria per studiare l’eventuale impatto su cuore e polmoni.

Quando e come si interviene?

L’intervento chirurgico viene consigliato nei casi moderati o gravi, soprattutto quando la deformità compromette la funzione respiratoria o cardiaca, o ha un impatto psicologico significativo sul bambino o adolescente.

La tecnica più utilizzata oggi è la procedura di Nuss, una chirurgia mini-invasiva che prevede l’inserimento di una o più barre metalliche sotto lo sterno, allo scopo di sollevarlo e correggere la malformazione. L’intervento dura circa 1-2 ore, richiede un breve ricovero ospedaliero, e la maggior parte dei bambini torna alle normali attività nel giro di poche settimane.

Qual è il momento giusto?

L’età ideale per intervenire è generalmente tra i 10 e i 16 anni, quando la gabbia toracica è ancora flessibile ma il bambino ha raggiunto una sufficiente maturità scheletrica. Tuttavia, la valutazione va sempre personalizzata in base alla gravità della malformazione e alle esigenze cliniche e psicologiche del paziente.


Conclusioni

Il pectus excavatum è una condizione ben conosciuta e oggi curabile con tecniche sicure ed efficaci. Una diagnosi precoce e un approccio multidisciplinare permettono di affrontarla nel modo più appropriato, garantendo ai pazienti non solo un miglioramento estetico, ma soprattutto una migliore qualità della vita.