Malattia da Reflusso Gastroesofageo

La malattia da reflusso gastroesofageo (MRGE) è una delle condizioni più frequentemente riscontrate in età pediatrica, soprattutto nei primi mesi di vita. Sebbene il reflusso fisiologico sia un evento comune nei neonati — spesso benigno e autolimitante — vi sono casi in cui il rigurgito si associa a sintomi più severi o complicanze, trasformandosi in una vera e propria malattia.

Cos’è il Reflusso Gastroesofageo?

Il reflusso gastroesofageo è il passaggio retrogrado del contenuto gastrico nell’esofago. Nei lattanti, questo fenomeno è spesso dovuto all’immaturità del cardias, la valvola che separa stomaco ed esofago. Tuttavia, quando il reflusso causa infiammazione esofagea (esofagite), difficoltà di crescita, anemia, problemi respiratori o dolore, si parla di malattia da reflusso gastroesofageo.

Sintomi da Tenere d’Occhio

Nel neonato e nel lattante, la MRGE può manifestarsi con rigurgiti frequenti, pianto inconsolabile, rifiuto del cibo, difficoltà di crescita, tosse cronica, raucedine, apnee o broncospasmi. Nei bambini più grandi, si possono osservare bruciore retrosternale, dolore addominale, difficoltà nella deglutizione e vomito ricorrente.

È importante distinguere tra reflusso fisiologico (che si risolve spontaneamente entro i 12-18 mesi) e MRGE, che richiede un’attenta valutazione clinica.

Quando Intervenire?

La gestione iniziale è quasi sempre conservativa: piccoli accorgimenti come il frazionamento dei pasti, il mantenimento della posizione eretta dopo la poppata, e l’eventuale addensamento del latte possono ridurre i sintomi.

Quando questi provvedimenti non sono sufficienti e i sintomi persistono o si complicano, è indicato approfondire con esami specifici, come la pH-impedenzometria esofagea, la gastroscopia o lo studio radiologico del transito esofageo.

La terapia farmacologica con inibitori di pompa protonica (IPP) o anti-H2 può essere necessaria nei casi più severi, sempre sotto stretta supervisione pediatrica.

Il Ruolo del Chirurgo

La chirurgia è riservata ai casi refrattari alla terapia medica o complicati da gravi alterazioni anatomiche o funzionali. L’intervento di scelta è la fundoplicatio secondo Nissen, eseguito nella maggior parte dei casi in laparoscopia. Consiste nell’avvolgimento parziale o completo della parte superiore dello stomaco attorno all’esofago distale, per rafforzare la barriera anti-reflusso.

Questo intervento può essere indicato anche in bambini con patologie neurologiche severe, dove la gestione del reflusso è particolarmente complessa e impatta pesantemente sulla qualità di vita.

Conclusioni

La MRGE pediatrica rappresenta una condizione clinica comune ma potenzialmente complessa. Un approccio multidisciplinare che coinvolga pediatri, gastroenterologi, nutrizionisti e chirurghi è spesso la chiave per una gestione efficace. Nei casi selezionati, l’intervento chirurgico può offrire un miglioramento significativo della sintomatologia e della qualità della vita del piccolo paziente.

La comprensione precoce dei sintomi, l’individuazione dei segnali d’allarme e il coinvolgimento di centri specializzati consentono di affrontare questa patologia in modo sicuro e personalizzato, garantendo a ogni bambino la possibilità di crescere sereno, libero dal fastidio e dal rischio delle complicanze da reflusso.