Ernia ombelicale nel bambino
L’ernia ombelicale è una condizione frequente nei neonati e nei bambini piccoli. Si manifesta come una piccola ovale o rotonda sporgenza nella zona dell’ombelico, visibile soprattutto quando il bambino piange, tossisce o si sforza.
Questa sporgenza è dovuta alla mancata chiusura completa di un piccolo foro presente nei muscoli della parete addominale, attraverso cui, durante la vita fetale, passavano i vasi sanguigni del cordone ombelicale.
È pericolosa?
Nella grande maggioranza dei casi, l’ernia ombelicale è innocua e tende a chiudersi spontaneamente entro i primi anni di vita, senza causare dolore o disturbi. Solo raramente può andare incontro a complicazioni come l’incarceramento (quando il contenuto dell’ernia rimane “bloccato” all’interno), evenienza che si manifesta con dolore improvviso, gonfiore duro e persistente dell’ombelico e, a volte, vomito: in questo caso è necessario consultare subito un medico.
Quando intervenire
L’indicazione all’intervento chirurgico si valuta generalmente se:
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l’ernia non si è chiusa spontaneamente entro i 4–5 anni di età;
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è di grandi dimensioni;
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causa sintomi o complicazioni.
L’operazione, chiamata ernioplastica ombelicale, è un intervento sicuro e di breve durata, eseguito in anestesia generale, che prevede la chiusura del difetto muscolare con punti di sutura.
Cosa aspettarsi dopo l’intervento
Il bambino può tornare a casa in giornata, e la ripresa delle normali attività avviene in pochi giorni. Le cicatrici sono minime e posizionate in modo da essere poco visibili.
Messaggio rassicurante
Nella maggior parte dei bambini, l’ernia ombelicale non rappresenta un problema serio. Il chirurgo pediatra è il professionista di riferimento per valutare la situazione, rassicurare la famiglia e intervenire, se necessario, nel momento più appropriato.