Dolore addominale ricorrente nei bambini: quando preoccuparsi e cosa fare
Il mal di pancia è uno dei disturbi più comuni in età pediatrica. Nella maggior parte dei casi si tratta di episodi passeggeri, legati a problemi digestivi, virus intestinali o piccole ansie quotidiane. Ma quando il dolore si ripresenta con una certa frequenza, può essere un segnale che merita attenzione. Parliamo quindi di dolore addominale ricorrente (DAR).
Che cos’è il dolore addominale ricorrente?
Secondo la definizione classica, si parla di dolore addominale ricorrente quando un bambino lamenta almeno tre episodi di dolore addominale in un arco di tre mesi, con intensità tale da interferire con le attività quotidiane. Questa condizione è piuttosto frequente, soprattutto tra i 4 e i 12 anni.
Quali sono le cause?
Le cause del dolore addominale ricorrente possono essere funzionali o organiche:
1. Cause funzionali (più comuni):
Non vi è un’anomalia visibile o una malattia organica sottostante. Il dolore è reale, ma non è legato a un danno fisico. Tra queste forme troviamo:
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Sindrome dell’intestino irritabile
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Dispepsia funzionale
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Emicrania addominale
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Costipazione cronica
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Stress emotivo o ansia
2. Cause organiche (meno frequenti, ma da escludere):
In alcuni casi, il dolore è causato da un problema medico identificabile, tra cui:
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Malattia da reflusso gastroesofageo
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Intolleranze alimentari (es. lattosio, glutine)
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Infezioni urinarie
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Malattie infiammatorie croniche intestinali (come il Morbo di Crohn)
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Aderenze addominali, ernie o altre condizioni chirurgiche
Quando consultare il pediatra o il chirurgo pediatra
È importante rivolgersi al medico se il dolore:
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Si presenta frequentemente e dura da settimane o mesi
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È associato a perdita di peso, diarrea persistente, sangue nelle feci, febbre, vomito ripetuto o difficoltà nella crescita
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Sveglia il bambino durante la notte
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Si localizza sempre nello stesso punto, in particolare nella parte inferiore destra dell’addome
Questi segnali potrebbero indicare una causa organica, che richiede ulteriori accertamenti.
Come si effettua la diagnosi?
La valutazione inizia con una visita approfondita, che comprende:
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Anamnesi dettagliata (frequenza, localizzazione e caratteristiche del dolore)
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Esame obiettivo
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Eventuali esami del sangue, delle urine, ecografia addominale o altri test mirati
Nel caso siano sospettate patologie chirurgiche (come appendicite, ernie o malformazioni intestinali), è fondamentale il coinvolgimento di un chirurgo pediatra, che potrà indicare l’iter diagnostico e terapeutico più appropriato.
Trattamento e supporto
Nei casi funzionali, il trattamento include:
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Educazione della famiglia sul disturbo
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Correzione delle abitudini alimentari e intestinali
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Eventuale supporto psicologico se lo stress è un fattore rilevante
Quando invece viene identificata una causa organica, la terapia sarà specifica, medica o chirurgica a seconda della diagnosi.
In conclusione
Il dolore addominale ricorrente può impattare notevolmente sulla qualità di vita del bambino e della famiglia. Un approccio multidisciplinare, che coinvolge pediatra, gastroenterologo e, se necessario, chirurgo pediatra, è essenziale per garantire una diagnosi corretta e un trattamento efficace. Ascoltare il bambino, osservare i sintomi nel tempo e non trascurare segnali di allarme sono i primi passi verso la soluzione.