Ernia inguinale nei bambini: quando preoccuparsi e cosa fare
L’ernia inguinale è una delle condizioni chirurgiche più comuni in età pediatrica. Può spaventare i genitori, ma è importante sapere che, se diagnosticata e trattata correttamente, si risolve senza complicazioni.
Che cos’è l’ernia inguinale?
L’ernia inguinale è una piccola fuoriuscita di tessuto (spesso una parte dell’intestino) attraverso un’apertura naturale nella parete addominale, nella zona dell’inguine. Nei bambini, è spesso causata dalla mancata chiusura di un canale che si forma prima della nascita.
Chi può svilupparla?
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Più frequente nei maschi rispetto alle femmine.
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Può comparire già nei primi mesi di vita.
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Più comune nei bambini prematuri.
Come si presenta?
I genitori notano una piccola tumefazione o rigonfiamento all’inguine, più visibile quando il bambino piange, tossisce o fa uno sforzo. In genere non è dolorosa, ma può dare fastidio.
Quando preoccuparsi?
In alcuni casi, l’ernia può “incarcerarsi”, cioè il contenuto resta bloccato all’interno dell’ernia senza riuscire a rientrare. In questi casi il bambino può avere:
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Dolore all’inguine
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Gonfiore duro e fisso
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Irritabilità o pianto inconsolabile
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Vomito
In presenza di questi sintomi è fondamentale portare subito il bambino al pronto soccorso.
Come si cura?
L’unico trattamento efficace è l’intervento chirurgico, che viene eseguito in anestesia generale e dura circa 30-40 minuti. Si tratta di un intervento sicuro, con una ripresa molto rapida: nella maggior parte dei casi il bambino torna a casa lo stesso giorno.
Dopo l’intervento
Il bambino può tornare alle normali attività (compreso andare all’asilo o a scuola) in pochi giorni. È consigliabile evitare sforzi importanti o attività sportive per circa 2-3 settimane.
In conclusione
L’ernia inguinale è una condizione molto comune, ma facilmente curabile. Una diagnosi precoce e un trattamento tempestivo permettono al bambino di tornare alla normalità in tempi brevissimi. Se notate un rigonfiamento sospetto nella zona dell’inguine, parlatene con il vostro pediatra o consultate uno specialista in chirurgia pediatrica.